Il cantante italiano giornalista per un giorno: oggi il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo in cui Celentano propone alcune riflessioni sul caso Pannella. Il leader dei radicali viene elogiato per la sua "battaglia anti-patibolo", anche se non mancano "frecciatine" sull'intervento del politico al programma Buona Domenica.
Secondo il molleggiato è " lodevole da parte della Perego aver scelto di dedicare al tema della pena di morte la puntata di Buona Domenica", poco lodevole il non aver fatto parlare quasi mai Pannella. "Ma la Perego non gli dà la parola- scrive Celentano nel suo articolo- Non si rende conto che l’attenzione del pubblico a casa è in paziente attesa di ciò che dirà il promotore di questa nobile battaglia. La Perego è distratta e forse anche un po’ confusa, perché dice: «Bello questo scambio di battute fra Sgarbi e Pannella » quando invece a parlare è stato soltanto Sgarbi". Quando però viene data la parola al leader dei radicali, questi fa un commento pesante su Vittorio Sgarbi: si accendono gli animi trai gli ospiti in studio e alla fine l'argomento centrale della puntata finisce in secondo piano.
Ecco allora che Celentano-giornalista riporta in primo piano il tema: scrive il suo pensiero, il suo no alla pena di morte e si chiede cosa sarebbe successo se Bush fosse intervuto prima che il cappio avesse stretto la gola di Saddam . Il cantante italiano punta il dito contro il Presidente degli Stati Uniti d'America: l'uomo "che quando era governatore del Texas non ha mai neanche una volta graziato un condannato, neppure dietro le suppliche e le implorazioni di Papa Giovanni Paolo II". Invece della condanna a morte, al Rais poteva essere dato l'ergastolo: in cella Saddam "avrebbe potuto spendere il suo tempo di espiazione, magari, per portare la pace fra i sunniti e gli sciiti". "A volte- scrive Celentano- il più bel fiore, nasce proprio dal fango".
Per chi è interessato il link dell'articolo di A. Celentano:
Nessun commento:
Posta un commento