venerdì, febbraio 23, 2007

IL MATRIMONIO?
ALLE DONNE NON CONVIENE, IN CASA LEI LAVORA PIù DI LUI

Donne e matrimonio. Il sogno perfetto delle giovani di oggi non è più quello di indossare l'abito bianco e di andare all'altare. La sindrome di Bridget Jones che sogna il principe azzurro è ormai tramontata, dopotutto il matrimonio non è proprio tutto rose e fiori, anzi dopo il fatidico sì le donne lavorano il triplo.
A dare avallo scientifico a una situazione nota da tempo è stavolta una ricerca pubblicata sul britannico Economic Journal, riportata oggi sul Daily Mail. Secondo lo studio effettuato su un campione di 12.000 persone, uomini e donne, mentre una single dedica circa dieci ore a settimana a stirare, pulire la casa, cucinare e rassettare; una ragazza che convive con il proprio ragazzo o una donna sposata dedicano ben 15 ore di faccende domestiche. La situazione poi non migliora se l'unione è benedetta dall'arrivo dei pargoli. In questo caso, le ore passate dalle signore ad accudire casa e famiglia aumentano in modo esponenziale. Per l'uomo, invece, il matrimonio conviene: le ore da Cenerentola in casa per lui diminuiscono drasticamente, da sette a cinque a settimana. Ma, secondo la ricerca, lo fa in buona fede: l'uomo è pronto a cedere lo scettro del comando - o meglio, il bastone per lo straccio - alla compagna perché è convinto che a lei piaccia sentirsi la regina della casa.
I dati, illustrati dall'economista Hélène Couprie, di certo non aiuteranno a fare pubblicità all'istituzione matrimoniale, che anche in Gran Bretagna sta attraversando una fase di record negativo. Le ultime cifre ufficiali pubblicate questa settimana indicano un calo del 10 per cento di coppie sposate nel 2005, rispetto all'anno precedente, per l'Inghilterra e il Galles.

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